L'anello di monte Gonzi  

6 gennaio 2019 Accompagnatori: Antonio e Piero  

Monte Gonzi e sullo sfondo il Valdarno e il Pratomagno

 
 

Con questa escursione riprendiamo l'esplorazione dei monti del Chianti che abbiamo iniziato con i "boschi del Commissario Bordelli" e che continueremo con ben altre tre uscite nell'anno. Si tratta di un'escursione abbastanza facile, (E), quasi sempre su strade bianche e sentieri ben tracciati, con qualche fuori pista per l'osservazione di piante interessanti e uniche. Distanza totale, comprese le necessarie deviazioni, 14 km, differenza di quota 320 metri, tra 340 e 660, durata 7 ore comprese le soste. Data la stagione, dobbiamo rispettare gli orari per non camminare al buio, ma state tranquilli che nell'ultima ora saremo su una strada bianca, ben illuminata.
La zona conserva traccie di insediamenti preistorici ed etruschi. Da queste parti passava l'antica Cassia Adrianea della quale sono rimasti sentieri basolati, cioè lastricati e i toponimi conservano il ricordo della presenza dei longobardi, che preferivano muoversi lungo i crinali ed evitare i fondovalle.
Monte Gonzi (Comune di Montevarchi) è un'antica fortezza longobarda (Gonzi è un nome che deriva dalla loro lingua) poi trasformata in castello e villaggio fortificato, di proprietà degli ominipresenti in Toscana Conti Guidi. Qui lasceremo le auto e da qui partiremo rimandando al ritorno la visita del piccolo borgo. Il primo tratto dell'escursione, lungo il sentiero CAI 35, è sul crinale e su strada asfalta, che lasceremo all'altezza dell'agriturismo La Forra per seguire una bella strada bianca che si inoltra nel castagneto sul versante sinistro del Rimaggio. Questo è un nome molto comune, lo abbiamo incontrato tante volte nelle nostre escursioni, che deriva da Rio Maior, cioè il torrente maggiore della zona. La strada, dopo una ripida salita, ci porta a Sereto, antica sede di una chiesa canonica, ora base regionale dell'AGESCI, il cui nome è di origine incerta. La struttura ospita un'antica chiesa romanica, rivolta ad Est secondo l'uso più antico, dedicata a san Michele Arcangelo, assai venerato da i Logobardi.
Riprendiamo verso Sud sulla strada asfaltata che dopo breve tratto diventa bianca e proseguiamo lungo il crinale fino al bivio per Gaiole e Radda. Noi prendiamo a sinistra, verso Est, seguendo le indicazioni Agriturismo la Massa (il toponimo deriva dal latino e indicava nell'alto medioevo un insieme di terreni coltivati). Incontreremo la bella e antica casa poderale e i nuovi impianti di vite che, quando siamo venuti ad esplorare la zona, abbiamo fotografato sotto un'improvvisa nevicata.

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 ..............................................I vigneti del podere La Massa

Proseguiamo lungo la strada bianca Monteluco-Sereto fino ad incrociare un viale alberato che lascia la strada e scende in direzione Nord-Est. Raggiungiamo una casa situata su un pianoro circondato da campi, da qui si vede il Valdarno e i due paesi contrapposti di Monte Gonzi e di Moncioni, separati dalla valle del Rimaggio e i suoi affluenti. Dopo aver ammirato il paesaggio, torniamo indietro di qualche centinaio di metri e prendiamo a sinistra attraverso il bosco caratterizzato da roverella, frassino e carpino, nelle zone ombrose. Dopo un paio di chilometri la vegetazione naturale di queste colline lascia il posto a pini e abeti frutto di un impianto di oltre un secolo fa: siamo entrati nell'area naturale protetta del Pinetum, voluto e realizzato nella seconda metà dell'800 dall'avvocato Gaeta.
Giunti al bivo che porta al podere Le Baruti, imbocchiamo la strada in rapida discesa fino alla casa. Qui ammiriamo una pianta di Taxodium, il cipresso calvo (perché perde le foglie) delle paludi della Luisiana, l'unico esemplare sopravvissuto e osserviamo le radici aeree che servono alla pianta per respirare nei terreni asfittici dove vive.
Se volete vedere eseplari notevoli di questa pianta, visitate a Sesto Fiorentino il giardino pubblico il Neto e attenti a non inciampare nelle radici! Proseguiamo sempre in discesa per osservare due esemplari di sequoia, uno dei quali di dimensioni davvero eccezionali.
Torniamo indietro verso la strada e seguiamola fino al bivio con via di Ucerano che seguiremo verso Sud fino all'ingresso del Pinetum

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..................................................... L'ingresso del Pinetum

Visitiamo il parco e ci concediamo una sosta con il meritato spuntino. Nella visita, vi raccomando la bella villa con orologio solare, le piante di Tasso e davanti all'ingresso Sud una pianta di Osmanto, dalla Cina con tanto profumo, che noi non potremo sentire, data la stagione.
Incalzati dal tempo che passa e dal Sole che ha cominciato a declinare, riprendiamo la strada e ci dirigiamo a Moncioni, altro castello fortificato e, come potete immaginare, rivale del dirimpettaio Monte Gonzi. Giriamo attorno al paese e seguiamo l'indicazione sentiero CAI 37, scendiamo nella valle del Rimaggio, la attraversiamo e dopo tre chilometri raggiungiamo Monte Gonzi e le auto, mentre il crepuscolo avanza verso la notte.
Il percorso è disponibile in ViewRanger all'indirizzo:
.....................https://my.viewranger.com/track/details/ODYzNTY3MA==

 

• Punto di ritrovo: ore 8:45 al parcheggio dei Bottai, dove compatteremo le auto.
• Alle ore 9:00 partiremo verso l'ingresso Impruneta dell'A1 in direzione Sud. Usciremo a Valdarno e da qui moveremo verso Cavriglia seguendo le indicazioni per Monte Gonzi.
• Dovremmo arrivare entro le 9:45, posteggeremo e inizieremo subito l'escursione.

Dal momento che l'osteria di Monte Gonzi, dove abbiamo mangiato benissimo, è chiusa fino a primavera e non vi sono lungo il cammino, né nelle vicinanze, trattorie o locali adatti ad un'escursione, non è prevista merenda cena, il che ci pare appropriato dopo le abbuffate natalizie! Quindi portatevi da mangiare (e da bere) per gli spuntini e il pranzo che faremo nel parco.
Per il vestiario regolatevi con il meteo e vestitevi a strati. Scarpe comode, dotate di suola aggrappante. Consiglio scarponcelli e bastoncini.

Comunicare la propria partecipazione all'accompagnatore entro le ore 12 del giorno antecedente l'escursione.
Per ogni altra richiesta contattate i capogita, Antonio e Piero, ai numeri 3334790218 e 3291868081, anche via Whatsapp.
 
 

 

 
     

GRUPPO TREKKING LASTRA A SIGNA

CASA DEL POPOLO TRIPETETOLO
VIA LIVORNESE,108 LASTRA A SIGNA 50055 e-mail info@lastratrekking.it

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